Warattone
Warattone anche Varattone o Varato (... – 686) fu Maggiordomo di palazzo di Neustria e della Burgundia sotto il regno del re fannullone della dinastia dei merovingi Teodorico III, dalla morte di Ebroino (681 circa) al 686 circa.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Neustriano, che secondo il Diplomata regum francorum era imparentato con Ebroino, dopo la morte di quest'ultimo, secondo l'anonimo continuatore del cronista, Fredegario, nel 681, venne nominato dal re di tutti i Franchi, Teodorico III, maggiordomo di palazzo dei regni di Neustria e Burgundia[1][2].
Subito dopo la sua nomina, Warattone si rappacificò con Pipino di Herstal, il figlio di Ansegiso, che fu riconosciuto maggiordomo di Austrasia, anche dal re dei Franchi, Teodorico III[3].
Warattone aveva un figlio molto capace ed attivo, colto e avveduto, di nome Gislemaro[2], che aiutava il padre nella sua opera di maggiordomo[1], che però era anche molto ambizioso[4]e metteva in cattiva luce il padre, che però accettava la cosa[1]. Nel corso del 682, preso dalla cupidigia del potere, Gislemaro esautorò il padre[4][3]. Sorsero allora tra il suddetto Gislemaro e il maggiordomo di Austrasia, Pipino di Herstal, nel corso di quello stesso anno, delle discordie che portarono a diversi scontri[1]. Gislemaro, dopo aver tradito un patto con Pipino, si scagliò contro l'esercito austrasiano, uccidendo una moltitudine di uomini valorosi[1]. Gislemaro morì, in quello stesso anno, mentre stava ritornando dal padre che ormai aveva soppiantato, e stava tramando un'altra malizia da mettere in atto contro Pipino, colpito da Dio[2] esalò[4] il suo cattivissimo spirito[1].
Dopo la morte del figlio, Warattone rientrò nelle sue funzioni[1][4].
Nel 684 Warattone morì e fu eletto maggiordomo di Neustria il genero di Warattone, Bertario[4][2][5].
Matrimonio e discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Warattone sposò una donna di nome Ansflida, che l'anonimo continuatore del cronista, Fredegario definisce nobile e forte[5] ed in seguito la ritenne ispiratrice dell'omicidio del genero, Bertario[6]. Ansflida diede a Warattone due figli:
- Gislemaro (?-682), che esautorando il padre, fu maggiordomo di palazzo di Neustria per alcuni mesi[1][4][3]
- Anstrude (?-?), che sposò Bertario[5][6], maggiordomo di palazzo di Neustria e Burgundia .
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars prima, auctore anonymo, XCVIII
- ^ a b c d (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Ex Chronico Sigeberti monachi , pag 344 D e E
- ^ a b c (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius: Annales Francorum Ludovici Dufour , pag 694 B e C col.2
- ^ a b c d e f (LA) Annales Mettenses, pag 6 11 - 25
- ^ a b c Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars prima, auctore anonymo, XCIX
- ^ a b Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars prima, auctore anonymo, C
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Fredegario, FREDEGARII SCHOLASTICI CHRONICUM CUM SUIS CONTINUATORIBUS, SIVE APPENDIX AD SANCTI GREGORII EPISCOPI TURONENSIS HISTORIAM FRANCORUM.
- (LA) Annales Mettenses Priores.
- (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus tertius.
Letteratura storiografica
[modifica | modifica wikitesto]- Christian Pfister, La Gallia sotto i Franchi merovingi. Vicende storiche, in Storia del mondo medievale - Vol. I, Cambridge, Cambridge University Press, 1978, pp. 688-711.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Merovingi
- Sovrani franchi
- Storia della Gallia tardo-antica e altomedievale
- Franchi (storia dei regni Franchi)
- Sovrani franchi
- Storia della Francia
- Re fannulloni