Viaggio in Italia (film)

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Viaggio in Italia
Una scena del film
Paese di produzioneItalia, Francia
Anno1954
Durata85 min (versione italiana)
97 min (versione statunitense)
Dati tecnicib/n
rapporto: 1,33:1
Generedrammatico
RegiaRoberto Rossellini
SoggettoRoberto Rossellini, Vitaliano Brancati e Antonio Pietrangeli (non accred.) dalla novella Duo di Colette
SceneggiaturaRoberto Rossellini, Vitaliano Brancati e Antonio Pietrangeli (non accred.)
ProduttoreRoberto Rossellini, Adolfo Fossataro e Alfredo Guarini
Distribuzione in italianoTitanus
FotografiaEnzo Serafin
MontaggioJolanda Benvenuti
MusicheRenzo Rossellini, canzoni popolari napoletane
ScenografiaPiero Filippone
CostumiInes Fiorentini e Fernanda Gattinoni
TruccoManrico Spagnoli
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Viaggio in Italia è un film del 1954 diretto da Roberto Rossellini.

Una coppia della alta classe media inglese, lui piuttosto arrogante, lei perbenista, arriva a Napoli per sistemare una questione di eredità. Sposati da otto anni, Alex e Katherine Joyce sono in realtà due persone che non hanno più nulla da dirsi, due estranei che reagiscono in maniera differente rispetto agli eventi e anche rispetto al paesaggio che li circonda. Lui va spesso a Capri da amici, mentre lei preferisce conoscere la città e alcuni luoghi caratteristici, che però finiscono per rattristarla. Quando hanno ormai deciso di interrompere il proprio legame col divorzio, vengono coinvolti in una processione che si snoda lungo le strade di Maiori: la folla li allontana e li divide, ma il disperato ricongiungimento e l'abbraccio finale fra i due lascia sperare in una riconciliazione.

Il film vuole essere anche un omaggio alla città partenopea (da poco uscita dalla brutalità della seconda guerra mondiale), dando modo di esplorare le sue bellezze come il Museo nazionale, la sibilla Cumana, il cimitero delle Fontanelle, Capri, la solfatara di Pozzuoli e l'Hotel Excelsior. Martin Scorsese, amante della pellicola, ne ha mutuato il titolo in un suo documentario sul cinema italiano.

Il film «fu straordinariamente ammirato dai giovani critici dei Cahiers du cinéma ed ebbe una vasta influenza su diversi registi della nouvelle vague d'ogni paese». In Italia non fu riconosciuto all'epoca il valore innovativo di Viaggio in Italia.[1] La mentalità italiana fa emergere la vita della coppia inglese in crisi in un modo profondo, ovvero attraverso il passato nascosto nell'arte antica e nelle leggende o semplicemente nell'immaginazione, che viene immediatamente messa in moto attraverso oggetti di buon gusto più recenti quali mobili, porcellane e quadri contenuti all'interno della villa.

  1. ^ Georges Sadoul, Il cinema, Vol. 3° - I film N - Z / Aggiornamento, Sansoni Enciclopedie pratiche © 1981, Traduzione, revisione e adattamento a cura di Paolo Gobetti e Goffredo Fofi, Appendice di aggiornamento di Andrea Vannini, © 1965, 1978 Éditions du Seuil, Paris

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