Annibale Visconti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Annibale Visconti
Ritratto del marchese Annibale Visconti nelle vesti di feldmaresciallo imperiale di Fra Galgario
Marchese di Brignano
Stemma
Stemma
In carica1649 –
6 marzo 1747
PredecessoreGaleazzo Visconti
SuccessoreAlberto Visconti
Altri titoliMarchese di Borgoratto
NascitaMilano, 1660
MorteMilano, 6 marzo 1747
SepolturaMilano
DinastiaVisconti di Saliceto
PadreAlfonso Visconti
MadreFulvia Anolfi
ConsorteClaudia Erba
FigliAlberto
Antonio Eugenio
Alfonso Visconti Fulvia
ReligioneCattolicesimo
Annibale Visconti
NascitaMilano, 1660
MorteMilano, 6 marzo 1747
ReligioneCattolicesimo
Dati militari
Paese servitobandiera Sacro Romano Impero
Ducato di Milano
Forza armata

Esercito imperiale
Esercito milanese

ArmaFanteria, Cavalleria
Anni di servizio17001737
Grado
GuerreGuerra di successione polacca
Guerra di successione austriaca
Quinta guerra austro-turca
BattaglieAssedio del Castello Sforzesco
Battaglia di Vienna
Altre cariche
voci di militari presenti su Wikipedia

Annibale Visconti, marchese di Borgoratto e Brignano (Milano, 1660Milano, 6 marzo 1747), è stato un nobile e generale italiano a cui fu assegnata la carica di Feldmaresciallo dell'Esercito Imperiale.

Base del monumento a San Giovanni Nepomuceno eretto nel Castello Sforzesco di Milano: si noti lo stemma e una targa commemorativa di Annibale Visconti

Annibale Visconti, figlio del nobile Alfonso e di sua moglie, Fulvia Arnolfi, era discendente della nobile famiglia dei Visconti di Saliceto, ramo secondario della nota casata dei duchi di Milano, e risiedeva nell'attuale Palazzo Visconti Aimi, in via Filodrammatici, 10. Suo fratello maggiore era Pirro, che fu gran cancelliere del ducato di Milano.

Intrapresa la carriera militare divenne maggiore generale già dal 1700, venendo promosso al grado di tenente maresciallo dal 1704 e generale di cavalleria dal 1706. Nel 1716 venne nominato feldmaresciallo ed ottenne il titolo nobiliare di Grande di Spagna. Dal 1720 divenne consigliere intimo di Carlo VI d'Asburgo.

Ricoprì l'incarico di Castellano di Milano dal 1727 al 1745 e divenne nel contempo anche comandante della Guardia Civica della città e fu il primo che accolse l'Arciduchessa Maria Teresa d'Austria durante il suo viaggio nel Ducato nel 1737. Durante gli anni di castellania fu la massima autorità che si impegnò per rivalutare un monumento importante quale è il Castello Sforzesco, ove nel 1729 fece erigere per conto dell'Imperatore Carlo VI una statua dedicata a san Giovanni Nepomuceno, protettore dell'esercito austriaco, realizzata dallo scultore Giovanni Dugnani e che ancora oggi si può ammirare nel cortile principale del castello. Proprio nel 1729, infatti, il papa Benedetto XIII aveva elevato il Santo agli onori degli altari. Nel 1742, alla morte di suo cugino Galeazzo Visconti di Brignano, deceduto senza eredi, ottenne il titolo di ottavo marchese. Nel 1725, alla morte di suo fratello maggiore Pirro (il cui figlio Alfonso, unico erede, gli era premorto), aveva già ereditato da questi il titolo di marchese di Borgoratto.

Dopo un lungo assedio al Castello Sforzesco, nel 1733 dovette soccombere all'invasione piemontese di Carlo Emanuele III di Savoia, per poi fare ritorno in città nel 1737, recuperando il castello praticamente intatto: la sua guarnigione constava di duemila soldati fissi, 152 cannoni e 3000 quintali di polvere pirica.

A lui venne dedicata l'opera agiografica "Vita del B. Fedele da Sigmaringa svevo dell'ordine de' minori di S. Francesco Cappuccini, protomartire della Sagra Congregazione de Propaganda Fide" di Frate Silvestro da Milano, stamp. Giuseppe Pandolfo Malatesta, Milano, 1729. Il musicista Francesco Asioli gli dedicò un'Aria dei suoi "Concerti armonici per la chitarra spagnuola".

Morì a Milano nel 1750.

Matrimonio e figli

[modifica | modifica wikitesto]

Annibale Visconti sposò Claudia Erba-Odescalchi, imparentata con il pontefice Beato Innocenzo XI e già vedova di Pompeo Litta, IV marchese di Gambolò. Da questo matrimonio nacquero i seguenti eredi:

  • Alberto (1711-1778), marchese di Borgoratto, sposò Antonia Eleonora Goldoni Vidoni Ajmo
  • Alfonso (m. 1739), consignore di Brignano
  • Antonio Eugenio (1713-1788), cardinale titolare di nunziature di rilievo tra cui quella austriaca, Camerlengo, prefetto di congregazioni e ultimo abate commendatario del Monastero San Pietro all'Olmo (MI).
  • Fulvia (1715-1777), sposò nel 1733 il celebre Anton Giorgio Clerici, marchese di Cavenago, uno dei più ricchi possidenti della milano del Settecento che possedeva tra gli altri uno splendido palazzo a Milano, affrescato dal Tiepolo.

Albero genealogico

[modifica | modifica wikitesto]
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alfonso Visconti di Saliceto, consignore di Brignano Pietro Francesco Visconti di Saliceto, consignore di Brignano  
 
Teodora Longhi  
Pirro Visconti di Saliceto, consignore di Brignano  
Margherita Bonetti  
 
 
Alfonso Visconti di Saliceto, consignore di Brignano  
Bartolomeo Albani Gabriele Albani  
 
Orsola Guarnieri  
Orsola Albani  
Bartolomea Cologni Giacomo Cologni  
 
 
Annibale Visconti  
 
 
 
Francesco Arnolfi  
 
 
 
Fulvia Teresa Arnolfi  
 
 
 
 
 
 
 
 
  • M. Sormani Turconi I Clerici e il loro principe Anton Giorgio, Milano, 2008

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Feldmaresciallo del Sacro Romano Impero Successore
Scipione Guidi di Bagno 1716 – 1717 Jean-Philippe-Eugène de Mérode-Westerloo

Predecessore Castellano del Castello Sforzesco di Milano Successore
? 1727 – 1733 Occupazione sabauda I
Occupazione sabauda 1737 – 1745 ? II

Predecessore Marchese di Brignano Successore
Galeazzo Visconti, VII Marchese di Brignano 1742 - 6 marzo 1747 Alberto Visconti, IX Marchese di Brignano

Predecessore Marchese di Borgoratto Successore
Pirro Visconti, I marchese di Borgoratto 1725 - 6 marzo 1747 Alberto Visconti, III Marchese di Borgoratto
Controllo di autoritàVIAF (EN7559151965343900470008 · CERL cnp01165570 · GND (DE137251920