Sleaze metal: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v1.6beta3)
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v1.6.2)
Riga 31: Riga 31:
Nati nel [[1979]] a [[Helsinki]], i finlandesi i capitanati da [[Michael Monroe]] venneno riconosciuti come i nuovi eredi diretti dei [[New York Dolls]] negli anni ottanta, grazie a sonorità e attitudine che mescolavano il glam con il punk<ref>Luca Signorelli, ''[http://books.google.it/books?id=nLWR4o42ItYC&pg=PA84&dq=glam+punk+hanoi+rocks&lr=&as_brr=3&cd=1#v=onepage&q=glam%20punk%20hanoi%20rocks&f=false Heavy metal: i Classici"]'' Giunti Editore, 2000, ISBN 978-88-09-05383-0. pag. 57.</ref>. Sebbene citati come la miglior band [[hard rock]] finlandese, il loro sound era chiaramente contaminato dalle scene punk e glam anni settanta sviluppate tra [[New York]] e [[Inghilterra]]<ref name="allmusic.com3" >[http://www.allmusic.com/cg/amg.dll?p=amg&sql=10:kifqxqu5ldte allmusic.com - Recensione "''Oriental Beat''"]</ref>. Inoltre molti li identificarono anche nel genere heavy metal, ed in particolare proprio nella sottocorrente glam/hair metal<ref>Daniel Bukszpan, Ronnie James Dio. ''[http://books.google.it/books?id=YaDDsg0H35gC&pg=PT75&dq=sleaze+metal+glam&hl=it&ei=ZZv1TOjPF86Uswbg-sTPBA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=5&ved=0CD0Q6AEwBA#v=onepage&q=sleaze%20metal%20glam&f=false The Encyclopedia of Heavy Metal]''. Sterling, 2003. ISBN 0-7607-4218-9. p. 85</ref><ref>[http://www.allmusic.com/artist/hanoi-rocks-p4433/biography allmusic.com - Hanoi Rocks bio]</ref><ref>[http://www.scaruffi.com/vol4/hanoiroc.html scaruffi.com - Hanoi Rocks]</ref>, più per l'aspetto visivo che sonoro, viste le strette similitudini estetiche con molte glam metal band d'oltre oceano. Il loro evidente legame con il punk fu emblematico, dal momento che la futura ondata Sleaze metal americana dimostrerà una frequente affinità con questo stile.
Nati nel [[1979]] a [[Helsinki]], i finlandesi i capitanati da [[Michael Monroe]] venneno riconosciuti come i nuovi eredi diretti dei [[New York Dolls]] negli anni ottanta, grazie a sonorità e attitudine che mescolavano il glam con il punk<ref>Luca Signorelli, ''[http://books.google.it/books?id=nLWR4o42ItYC&pg=PA84&dq=glam+punk+hanoi+rocks&lr=&as_brr=3&cd=1#v=onepage&q=glam%20punk%20hanoi%20rocks&f=false Heavy metal: i Classici"]'' Giunti Editore, 2000, ISBN 978-88-09-05383-0. pag. 57.</ref>. Sebbene citati come la miglior band [[hard rock]] finlandese, il loro sound era chiaramente contaminato dalle scene punk e glam anni settanta sviluppate tra [[New York]] e [[Inghilterra]]<ref name="allmusic.com3" >[http://www.allmusic.com/cg/amg.dll?p=amg&sql=10:kifqxqu5ldte allmusic.com - Recensione "''Oriental Beat''"]</ref>. Inoltre molti li identificarono anche nel genere heavy metal, ed in particolare proprio nella sottocorrente glam/hair metal<ref>Daniel Bukszpan, Ronnie James Dio. ''[http://books.google.it/books?id=YaDDsg0H35gC&pg=PT75&dq=sleaze+metal+glam&hl=it&ei=ZZv1TOjPF86Uswbg-sTPBA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=5&ved=0CD0Q6AEwBA#v=onepage&q=sleaze%20metal%20glam&f=false The Encyclopedia of Heavy Metal]''. Sterling, 2003. ISBN 0-7607-4218-9. p. 85</ref><ref>[http://www.allmusic.com/artist/hanoi-rocks-p4433/biography allmusic.com - Hanoi Rocks bio]</ref><ref>[http://www.scaruffi.com/vol4/hanoiroc.html scaruffi.com - Hanoi Rocks]</ref>, più per l'aspetto visivo che sonoro, viste le strette similitudini estetiche con molte glam metal band d'oltre oceano. Il loro evidente legame con il punk fu emblematico, dal momento che la futura ondata Sleaze metal americana dimostrerà una frequente affinità con questo stile.


Il loro album di debutto del [[1981]], ''[[Bangkok Shocks, Saigon Shakes, Hanoi Rocks]]'', inizialmente autoprodotto, univa l'attitudine tipica del movimento punk, con una chiara influenza glam rock<ref>[http://www.allmusic.com/cg/amg.dll?p=amg&sql=10:gifqxqu5ldte allmusic.com - Recensione "''Bangkok Shocks, Saigon Shakes, Hanoi Rocks''"]</ref>. Comunque il loro particolare stile musicale si presentò fuori epoca rispetto alle tendenze musicali contemporanee: troppo tardi per essere in linea con il primo movimento punk dei tardi anni settanta, e troppo presto per essere accomunato all'esplosione del pop metal durante la seconda metà degli anni 80<ref name="allmusic.com3" />. Per questo motivo gli Hanoi Rocks inizialmente diffusero il loro esordio discografico autoprodotto solo nel paese d'origine. Nel [[1982]] si trasferirono a [[Londra]] dove registrarono il successivo ''[[Oriental Beat]]''<ref name="allmusic.comH" >[http://www.allmusic.com/cg/amg.dll?p=amg&sql=11:gifexqe5ld0e~T1 allmusic.com - Hanoi Rocks bio]</ref><ref name="musicmight.com">[http://www.musicmight.com/artist/finland/hanoi+rocks musicmight.com - Hanoi Rocks bio]</ref> iniziando a farsi conoscere nel circuito internazionale.
Il loro album di debutto del [[1981]], ''[[Bangkok Shocks, Saigon Shakes, Hanoi Rocks]]'', inizialmente autoprodotto, univa l'attitudine tipica del movimento punk, con una chiara influenza glam rock<ref>[http://www.allmusic.com/cg/amg.dll?p=amg&sql=10:gifqxqu5ldte allmusic.com - Recensione "''Bangkok Shocks, Saigon Shakes, Hanoi Rocks''"]</ref>. Comunque il loro particolare stile musicale si presentò fuori epoca rispetto alle tendenze musicali contemporanee: troppo tardi per essere in linea con il primo movimento punk dei tardi anni settanta, e troppo presto per essere accomunato all'esplosione del pop metal durante la seconda metà degli anni 80<ref name="allmusic.com3" />. Per questo motivo gli Hanoi Rocks inizialmente diffusero il loro esordio discografico autoprodotto solo nel paese d'origine. Nel [[1982]] si trasferirono a [[Londra]] dove registrarono il successivo ''[[Oriental Beat]]''<ref name="allmusic.comH" >[http://www.allmusic.com/cg/amg.dll?p=amg&sql=11:gifexqe5ld0e~T1 allmusic.com - Hanoi Rocks bio]</ref><ref name="musicmight.com">[http://www.musicmight.com/artist/finland/hanoi+rocks musicmight.com - Hanoi Rocks bio]</ref> iniziando a farsi conoscere nel circuito internazionale.


La formazione scandinava ebbe incidentalmente dei coinvolgimenti spiacevoli proprio con i Mötley Crüe: nel [[1984]], i finlandesi si trattennero momentaneamente a Los Angeles, vista l'interruzione del loro tour statunitense a causa di un infortunio di Michael Monroe al piede. Nel corso di questa sosta, l'8 dicembre '84, il batterista dei Rocks Nicholas "Razzle" Dingley ne approfittò per visitare il luogo in automobile assieme all'amico [[Vince Neil]], cantante dei Mötley Crüe. Razzle si trovava sul posto del passeggero e Neil, alla guida ad una velocità eccessiva, finì per provocare un grave incidente automobilistico causando la morte dello stesso batterista, e del conducente dell'altra vettura. Neil durante lo schianto se la cavò, come anche il passeggero dell'altra auto, che però accusò diversi traumi. Gli Hanoi Rocks, dopo la pubblicazione di cinque album ad una carriera che stava iniziando a decollare, si sciolsero pochi mesi dopo la disgrazia, nel maggio del [[1985]]<ref name="musicmight.com"/>.
La formazione scandinava ebbe incidentalmente dei coinvolgimenti spiacevoli proprio con i Mötley Crüe: nel [[1984]], i finlandesi si trattennero momentaneamente a Los Angeles, vista l'interruzione del loro tour statunitense a causa di un infortunio di Michael Monroe al piede. Nel corso di questa sosta, l'8 dicembre '84, il batterista dei Rocks Nicholas "Razzle" Dingley ne approfittò per visitare il luogo in automobile assieme all'amico [[Vince Neil]], cantante dei Mötley Crüe. Razzle si trovava sul posto del passeggero e Neil, alla guida ad una velocità eccessiva, finì per provocare un grave incidente automobilistico causando la morte dello stesso batterista, e del conducente dell'altra vettura. Neil durante lo schianto se la cavò, come anche il passeggero dell'altra auto, che però accusò diversi traumi. Gli Hanoi Rocks, dopo la pubblicazione di cinque album ad una carriera che stava iniziando a decollare, si sciolsero pochi mesi dopo la disgrazia, nel maggio del [[1985]]<ref name="musicmight.com"/>.

Versione delle 11:11, 26 gen 2018

Sleaze metal
Origini stilisticheHeavy metal classico
Pop metal
Glam metal
Glam rock
Hard rock
Punk rock
Origini culturaliIl genere origina negli Stati Uniti durante la seconda metà degli anni ottanta, come un sottogenere del hair/pop metal più crudo, grezzo e stradaiolo.
Strumenti tipiciVoce
Chitarra
Basso
batteria
PopolaritàFu molto popolare tra la seconda metà degli anni ottanta e i primi novanta, negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e nel nord Europa soprattutto grazie ai Guns N'Roses. Subì il declino nei primi '90 assieme al resto della scena hair metal principalmente a causa del grunge e del generale ricambio di tendenze musicali. Oggi ottiene un moderato successo in Scandinavia.
Generi correlati
Heavy metal - Heavy metal classico - Blues metal - Hard & heavy - Pop metal - Hair metal - Glam rock - Hard rock - Glam punk - Punk rock - Blues rock

Lo sleaze metal[1][2] è un sottogenere del glam/pop metal[3] caratterizzato da un suono più sporco, grezzo e stradaiolo, ed un'immagine meno androgina ed ambigua[4]. La nascita di questo stile, avvenuta a Los Angeles, viene generalmente attribuita a tre gruppi provenienti da questa località, ovvero Guns N'Roses, Faster Pussycat e L.A. Guns[5], i quali esordirono durante la seconda metà degli anni ottanta, pubblicando il loro debutto discografico tra il 1987 e il 1988. La popolarità del genere raggiunse il picco massimo tra la fine degli anni ottanta e i primi novanta ottenendo un buon successo su MTV all'interno della scena pop metal di quegli anni, e declinò, assieme al resto della scena hair metal, entro la prima metà degli anni novanta a causa del sopravvento del grunge.

Il genere gode di svariati sinonimi tra cui sleaze glam[5], glam sleaze[6], sleaze rock[7]; in alcune recensioni può essere semplicemente usato l'appellativo sleaze[3] o sleazy[8]; talvolta, solo alcune enciclopedie musicali italiane identificano questo fenomeno anche con il nome di street metal[4][9], street rock[10], o sleazy street[11], termini che suggeriscono le tendenze "da strada" che distinguevano il genere. La parola "Sleaze" o "Sleazy", è traducibile in Italiano come "sporco", "squallido", "trasandato"[12], questo per descrivere il cambio di rotta di questi gruppi, i quali sotto alcuni aspetti iniziarono a differenziarsi, per sonorità, look e attitudine, dal resto della scena glam/hair metal.

Storia

Primi anni '80: origini

La scena glam e pop metal

Lo stesso argomento in dettaglio: Pop metal e Hair metal.

Durante i primi anni ottanta, una parte della musica heavy metal cominciò a rivolgersi pienamente alla scena mainstream, complice soprattutto la nascita del canale televisivo MTV, che contribuì notevolmente ad incrementare la diffusione e popolarità del genere a partire dall'anno 1984[13][14]. In realtà questa presa di posizione era già avvenuta negli anni settanta, quando alcuni complessi della scena heavy metal, tra i più emblematici i Kiss o i Van Halen[15], avevano dimostrato un'inclinazione verso un suono più leggero e accessibile, risultando come precursori del genere pop metal[16].

Nel corso degli anni ottanta, il pop metal divenne quindi il nome della forma di heavy metal più popolare della decade, e nel primo periodo, venne rappresentato principalmente da band quali Mötley Crüe, Quiet Riot, Dokken, Ratt, W.A.S.P. e Twisted Sister. Questi primi esponenti, i quali lanciarono una sorta di revival del "glam" in chiave heavy metal[13] (tanto da venire identificati anche come "Glam metal"), non presentavano però particolari richiami al vero e proprio pop[16], limitandosi alla composizione di qualche power ballad o di un brano tendenzialmente più accattivante, "radiofonico" e orecchiabile che venisse proposto come "hit", ma mantenendosi in genere fedeli allo stile Heavy metal classico. Questo ad eccezione dei britannici Def Leppard, che debuttando inizialmente come band legata al filone New Wave of British Heavy Metal (NWOBHM) alla fine degli anni settanta, si orientarono definitivamente su strade commerciali con la pubblicazione del loro terzo album Pyromania nel 1983. Con il pesante utilizzo di tastiere e melodie orecchiabili, furono probabilmente il primo gruppo di rilevanza a lanciare un prototipo molto comune del pop metal che verrà ad affermarsi negli anni successivi[16], uno stile che guidò l'esplosione commerciale dell'heavy metal nel corso decennio[13]. L'album della svolta era composto da inni dalla facile presa, una produzione cristallina, un accento sulle armonie vocali, e raffinati arrangiamenti di chitarra e batteria; tutte qualità che portarono l'heavy metal alle masse provocando la comparsa di molti imitatori[17], alcuni dei quali iniziarono ad introdurre nelle proprie sonorità elementi di ispirazione new wave, come i sintetizzatori e la batteria elettronica[18].

Sulle orme dei Def Leppard, seguirono i Bon Jovi, gruppo del New Jersey che grazie al loro terzo album Slippery When Wet del 1986, divenne un ulteriore punto di riferimento per il genere in espansione. Questo disco portò la band statunitense a diventare il più grande fenomeno da classifica dalla seconda metà degli anni ottanta[19], riuscendo a coniugare l'intensità e gli eccessi del metal con la romanticità del pop e l'"autenticità" del rock, favorendo l'espansione del genere anche verso un nuovo tipo di pubblico. Il loro successo non solo rivoluzionò le tematiche e determinò la nascita di molti emuli, ma fece guadagnare all'heavy metal un'ulteriore esposizione radiofonica e mediatica[13]. Si ritiene che Slippery When Wet avesse dato inizio all'epoca hair metal[20] (termine emerso solo negli anni novanta), dove l'immagine fotogenica e le particolari acconciature divennero importanti quanto la musica stessa per ottenere alti riscontri di vendita[16]. L'hair metal in definitiva rappresentò un boom, una forte tendenza, la diffusione di massa e la degenerazione del pop metal[20].

I precursori

All'interno della scena glam/hair metal americana, i Mötley Crüe sono riconosciuti come coloro che più di tutti ispirarono lo sleaze metal[21]. Non solo, ma furono anche una delle prime e più influenti Glam metal band degli anni ottanta[22], nonché tra le più popolari Heavy metal band in generale, riuscendo a sfatare definitivamente il presunto antagonismo tra l'heavy metal ed il successo commerciale[23][24]. Il debutto Too Fast for Love (1981), così come il successivo Shout at the Devil (1983), lasciavano trasparire un suono molto grezzo e produzioni scadenti. Il loro entusiasmo, l'attitudine e la presenza scenica però compensavano la carenza di abilità tecniche e produzioni più sofisticate[25]. Queste loro peculiarità, le quali andarono attenuandosi nel corso della decade a causa del loro graduale ingresso nella scena mainstream, furono un'anticipazione di quello che sarebbe stato il marchio dello Sleaze metal qualche anno più tardi. Effettivamente, più di qualcuno in seguito azzardò anche per loro la definizione di Sleaze metal band[26][27][28]. La svolta verso il commerciale che li allontanò dalle loro radici avvenne nel 1985 con Theatre of Pain, quando abbandonarono l'attitudine simil satanica dei primi lavori in favore di un'immagine più glam e meno insolente, sbarcando su MTV con diversi successi[29].

Un altro gruppo di fondamentale importanza per l'origine del genere furono gli Hanoi Rocks[6], che sebbene indicati frequentemente come Sleaze rock[4][30], in realtà anticiparono la sua nascita di diversi anni, provenendo da migliaia di chilometri da Los Angeles, ossia nella lontana Finlandia. Nei primi anni ottanta essi istituirono un revival del glam in Scandinavia in parallelo alla scena glam metal statunitense, e furono citati come una grande influenza anche per questo stesso movimento, il quale inizierà a diffondersi negli States in quel periodo, proprio grazie a formazioni "glam" heavy metal come i Mötley Crüe[31].

Nati nel 1979 a Helsinki, i finlandesi i capitanati da Michael Monroe venneno riconosciuti come i nuovi eredi diretti dei New York Dolls negli anni ottanta, grazie a sonorità e attitudine che mescolavano il glam con il punk[32]. Sebbene citati come la miglior band hard rock finlandese, il loro sound era chiaramente contaminato dalle scene punk e glam anni settanta sviluppate tra New York e Inghilterra[33]. Inoltre molti li identificarono anche nel genere heavy metal, ed in particolare proprio nella sottocorrente glam/hair metal[34][35][36], più per l'aspetto visivo che sonoro, viste le strette similitudini estetiche con molte glam metal band d'oltre oceano. Il loro evidente legame con il punk fu emblematico, dal momento che la futura ondata Sleaze metal americana dimostrerà una frequente affinità con questo stile.

Il loro album di debutto del 1981, Bangkok Shocks, Saigon Shakes, Hanoi Rocks, inizialmente autoprodotto, univa l'attitudine tipica del movimento punk, con una chiara influenza glam rock[37]. Comunque il loro particolare stile musicale si presentò fuori epoca rispetto alle tendenze musicali contemporanee: troppo tardi per essere in linea con il primo movimento punk dei tardi anni settanta, e troppo presto per essere accomunato all'esplosione del pop metal durante la seconda metà degli anni 80[33]. Per questo motivo gli Hanoi Rocks inizialmente diffusero il loro esordio discografico autoprodotto solo nel paese d'origine. Nel 1982 si trasferirono a Londra dove registrarono il successivo Oriental Beat[38][39] iniziando a farsi conoscere nel circuito internazionale.

La formazione scandinava ebbe incidentalmente dei coinvolgimenti spiacevoli proprio con i Mötley Crüe: nel 1984, i finlandesi si trattennero momentaneamente a Los Angeles, vista l'interruzione del loro tour statunitense a causa di un infortunio di Michael Monroe al piede. Nel corso di questa sosta, l'8 dicembre '84, il batterista dei Rocks Nicholas "Razzle" Dingley ne approfittò per visitare il luogo in automobile assieme all'amico Vince Neil, cantante dei Mötley Crüe. Razzle si trovava sul posto del passeggero e Neil, alla guida ad una velocità eccessiva, finì per provocare un grave incidente automobilistico causando la morte dello stesso batterista, e del conducente dell'altra vettura. Neil durante lo schianto se la cavò, come anche il passeggero dell'altra auto, che però accusò diversi traumi. Gli Hanoi Rocks, dopo la pubblicazione di cinque album ad una carriera che stava iniziando a decollare, si sciolsero pochi mesi dopo la disgrazia, nel maggio del 1985[39].

Fine anni '80: la nascita dello sleaze metal (1987-'91)

I pionieri

Come reazione all'eccesso di melodia, all'abuso di sonorità e di produzioni raffinate, e di frequenti influenze sintetizzate caratteristiche di un certo tipo di pop metal più orientato sulla melodia, una parte della scena - figlia diretta del glam metal dei Mötley Crüe - cominciò a differenziarsi da questi canoni. Questa scuola parallela adottava un'immagine e un'attitudine più selvaggia e stradaiola, e delle sonorità più sporche, dure, e grezze, che guardavano molto al passato in termini di ispirazione musicale piuttosto che alle innovazioni contemporanee. I maggiori riferimenti per la nascente ondata di metal band erano da ritrovare principalmente in alcune formazioni glam attive dai primi anni del decennio, ovvero i già citati Mötley Crüe e i finlandesi Hanoi Rocks, senza dimenticare il fortissimo tributo a storiche band degli anni settanta, in primis gli Aerosmith del primo periodo[6][40] e i New York Dolls[8][41], ma anche gli AC/DC e i Rolling Stones[42]. Bisogna inoltre menzionare l'affinità con il punk rock, genere a cui molti di questi complessi si ispiravano in parte per via di un suono e un'immagine più sporca e insolente[43][44][45] rispetto al resto della scena hair/pop metal, ed in particolar modo se paragonati alla scuola opposta del pop metal melodico/AOR.

La nascita di questa nuova variante del hair/pop metal viene generalmente attribuita a tre gruppi, ovvero Guns N'Roses, Faster Pussycat e L.A. Guns[5], che esordirono durante la seconda metà degli anni ottanta pubblicando il loro debutto discografico tra il 1987 e il 1988, e cambiando le direzioni dell'heavy metal mainstream. Non era un caso che queste band provenissero da Los Angeles, che assieme al resto del Sud California divenne l'epicentro della musica heavy metal negli anni ottanta, ed in particolare proprio della sua variante commerciale oltre che della parallela e prolifica scena speed/thrash metal[13]. Tra le tre formazioni dello sleaze, furono in realtà i Guns N'Roses i primi a debuttare con una pubblicazione discografica.

I Guns N'Roses si formarono nel 1985 come evoluzione degli Hollywood Rose. Il nome del celebre gruppo era stato ispirato dalla sovrapposizione del nome delle due formazioni d'origine (L.A. Guns e Hollywood Rose), dato che inizialmente era composto da alcuni dei musicisti provenienti da questi due complessi. Dopo alcuni assestamenti che videro il definitivo allontanamento degli ex L.A. Guns (che poi si riformeranno), la band trovò il suo equilibrio a pochi mesi dalla nascita con Axl Rose (voce), Slash (chitarra solista), Izzy Stradlin (chitarra ritmica), Duff McKagan (basso), e Steven Adler (batteria). Nel maggio del 1986 seguì la pubblicazione del primo disco, un EP live di 4 tracce intitolato Live ?!*@ Like a Suicide (contenente cover degli Aerosmith e Rose Tattoo), che venne distribuito in 10.000 copie[43]. Ma fu Appetite for Destruction, presentato il 21 giugno 1987, il loro effettivo album d'esordio, il quale concretizzò la comparsa dello Sleaze metal[46]. Appetite raggiunse il primo posto nella classifica Top 10 stilata dal Billboard magazine solo nel 1988[47], ribadendo ancora una volta quanto l'heavy metal si stesse sempre più affermando come la musica più popolare ed entusiasmante del panorama musicale mondiale[48]. Per certi versi, quest'album può essere considerato l'album heavy metal migliore dei fine anni ottanta[49].

I Faster Pussycat (nome tratto da un omonimo film di Russ Meyer del 1965) si compongono nel 1986 dal cantante Taime Downe (il co-proprietario del famoso club di Los Angeles Cathouse), Brent Muscat e Greg Steele (chitarre), Kelly Nickels (basso), e Mark Michals (batteria), presentandosi come una delle prime formazioni a determinare la nascita dello sleaze[5][50]. Il quintetto realizzò il primo album omonimo proprio poche settimane dopo la pubblicazione di Appetite for Destruction, il 7 luglio di quell'anno[51]. Il loro stile era accostabile a quello dei Guns, con richiami a glam band come i Mötley Crüe e gli Hanoi Rocks, e a storici gruppi anni settanta come Rolling Stones e i primi Aerosmith, ma il suono ruvido, urbano e metallico dei loro rivali era sostituito da un'attitudine vivace e festaiola. Il tutto rendeva la loro musica più divertente e accattivante, sebbene sporcata dalla rauca voce di Taime Downe[52][53]. Durante il periodo dell'esplosione, i Pussycat non ottennero più di tanto successo se non con un paio di hit, senza riuscire a raggiungere i livelli di popolarità dei Guns N 'Roses[41].

A completare la triade dei pionieri dello Sleaze metal furono gli L.A. Guns[5]. Originariamente fondati nel 1983 dal chitarrista Tracii Guns, le "Pistole di L.A." vedevano nella fase embrionale un giovanissimo Axl Rose, prima che dipartisse per dare vita agli Hollywood Rose con l'amico Izzy Stradlin quello stesso anno. Dopo alcuni scioglimenti temporanei e vari cambi di formazione (che videro il passaggio di alcuni componenti degli stessi Faster Pussycat), gli L.A. Guns trovarono un assetto quasi stabile nel 1987 con Phil Lewis (voce), Tracii Guns e Mick Cripps (chitarre), Kelly Nickels (basso) e Nickey Alexander (batteria)[54]. Così formati diedero alle stampe l'omonimo album con cui consolidarono il nascente fenomeno nel 1988 stabilendosi come tra i Re indiscussi dello Sleaze metal[2]. L'album presentava un suono rabbioso, violento, veloce e ruvido[45] come poche volte era stato per una glam metal band dai tempi di Shout at the Devil dei Mötley Crüe (1983). Inni feroci come "No Mercy", "Sex Action", "One More Reason", e "Bitch Is Back" venivano alternati con pezzi più commerciali ma allo stesso modo accattivanti come "Electric Gypsy" e "Down in the City". E nonostante si presenti in contrasto con il resto dell'album, "One Way Ticket" era una power ballad sorprendentemente efficace, confermando come lo sleaze affondasse le proprie radici nel pop metal[55].

L'impatto di Appetite for Destruction

L'enorme successo dei Guns N' Roses con Appetite for Destruction non fu lontanamente paragonabile a quello degli altri pionieri dello sleaze metal, tanto da essere considerato in generale come uno dei migliori e più influenti album heavy metal della fine degli anni ottanta[49]. Secondo alcuni, l'album in questione fu tanto acclamato e influente da resuscitare l'industria musicale dell'epoca[10]. Sono effettivamente affermazioni discutibili, dal momento che anche altri album pop metal contemporanei, con uno stile decisamente opposto in termini di sonorità (melodie più orecchiabili e raffinate, e tastiere in risalto), avevano raggiunto vendite elevatissime; tra questi meritano attenzione Hysteria dei Def Leppard (1987), o Slippery When Wet dei Bon Jovi (1986), che l'anno successivo aveva ottenuto il titolo di album più venduto del 1987 superando inizialmente l'album dei Guns[31]. Non fu un caso che in genere si attribuisce a Slippery When Wet il merito di aver lanciato il fenomeno hair metal, segnando l'epoca in cui il pop metal si affermò ufficialmente come genere mainstream[31]. Dunque lo sleaze non si era imposto come la forma di hair/pop metal dominante, e non oscurò il successo delle varianti marcatamente melodiche e più commerciali: parallelamente, gruppi come Warrant, FireHouse, Whitesnake, Mr. Big, White Lion, Winger e molti altri, avrebbero ottenuto in questi anni (seconda metà degli 80 e primi 90) un'enorme visibilità internazionale e un grande successo commerciale, molto spesso superiore a quello di molti rappresentanti del neonato fenomeno.

Ad ogni modo Appetite for Destruction rappresentò un importante punto di svolta per l'hard & heavy dei fine anni ottanta. Un disco sporco, oltraggioso, immorale, in un'epoca in cui l'heavy metal più popolare, il pop metal, esaltava nient'altro che il divertimento[49]. Apparentemente, il gruppo sembrava celebrare gli stessi intenti dei loro contemporanei, cioè "sesso, droga, e rock & roll", ma nei loro brani affioravano visioni più pessimiste, dal momento che Axl Rose e soci non vedevano troppo divertimento tra le periferie di Los Angeles popolate da schiere di metalhead teppisti, prostitute, alcol e criminalità[49]. Come i loro testi, anche la musica era scomoda e arrogante, più orientata su un suono duro, grezzo e blueseggiante, preso in prestito dall'hard & heavy anni settanta di Aerosmith e AC/DC, alla faccia dei comuni gruppi fotocopia della prima metà degli anni ottanta. Si trattava di un suono sporco e primordiale, che aggiungeva grinta ai temi già cupi[49]. Anche il loro look, sebbene condividesse diversi punti in comune con le altre hair/pop metal band, sembrava essere più spartano e trasandato. La prima versione dell'album ritraeva una copertina che venne subito censurata, in cui veniva raffigurato un robot che violenta una ragazza. Questa "cattiva pubblicità" comunque non servì ad altro che ad accrescere ulteriormente la loro fama[46].

Appetite for Destruction raggiunse vendite talmente elevate, che negli anni si rivelò come uno dei dischi più venduti di tutti i tempi. Ad oggi è il disco di maggior successo del gruppo nonché il quarto album debutto dal maggior successo di sempre[56]. L'album è stato inserito nella classifica di Rolling Stone dei migliori 500 della storia, al numero 61.

Stando alle stime del 2008, con 28 milioni di copie vendute[57], Appetite for Destruction è ad oggi il terzo album hard rock/heavy metal più venduto della storia, condividendo questa posizione con Slippery When Wet dei Bon Jovi (sempre con 28 milioni)[58], e preceduto solo da Led Zeppelin IV dei Led Zeppelin con 37 milioni[59] e Back in Black degli AC/DC con 49 milioni[60].

Se invece si restringe la cerchia agli album Hair/Pop metal più venduti della storia, sicuramente Appetite for Destruction deve spartire il primo posto con Slippery When Wet dei Bon Jovi (28 milioni), seguito da Hysteria dei Def Leppard, con 20 milioni di copie ad oggi[61].

L'esplosione

Dopo l'avvento di queste tre band le quali avevano cambiato le direzioni musicali del glam e pop metal, lo sleaze metal si espanse nell'area di Los Angeles e dintorni; furono molti i seguaci che abbracciarono queste nuove sonorità. Già nel 1988 si presentarono i Cats in Boots con Demostration: East Meets West, i Jetboy (con l'ex bassista degli Hanoi Rocks Sam Yaffa) con Feel the Shake e i Roxx Gang dalla Florida con Things You've Never Done Before. Quell'anno i Guns n'Roses tornarono sul mercato discografico con G N' R Lies, non propriamente un nuovo album, ma una ristampa del loro primo EP Live ?!*@ Like a Suicide con l'aggiunta di altri quattro brani inediti suonati in acustico, tra cui una versione di "You're Crazy", già contenuta in Appetite for Destruction. Il testo della traccia "One in a Million" contenuta in quest'album, scatenò diverse polemiche, a causa di citazioni ritenute offensive per neri, omosessuali, poliziotti, e immigrati[62].

Il 1989 vide un'ulteriore espansione del fenomeno con il ritorno discografico degli altri due pionieri. Gli L.A. Guns si ripresentarono con il secondo album Cocked & Loaded, a metà strada tra lo stile urbano e insolente dei Guns N' Roses ed il classico glam metal festaiolo dei Mötley Crüe. Il singolo "Never Enough" ottenne un buon successo su MTV, mentre "The Ballad of Jayne" raggiunse la classifica Top 40[63]. I Faster Pussycat ottennero un rilevante successo nelle classifiche con il nuovo album Wake Me When It's Over, che guadagnò il disco d'oro grazie ad un suono più morbido e commerciale e al singolo da Top 40 "House of Pain"[64] divenendo il disco più fortunato della band. Lo stesso anno segnò l'esordio dei Sea Hags, dei Vain, e dei Dangerous Toys (spesso considerati cloni dei Guns n' Roses, anche per via della similitudine vocale del cantante Jason McMaster[65]), assieme ad una schiera di nuove comparse che caratterizzarono il nuovo glam metal crudo ed essenziale dei fine anni ottanta, e che a cavallo tra la fine della decade i primi novanta andavano duplicandosi.

Questo fu anche l'anno in cui Michael Monroe, ex frontman dei finlandesi Hanoi Rocks (precursori dello sleaze), reduce dallo scioglimento della sua band nel 1985, si era trasferito a Los Angeles dando alla luce il secondo album solista, Not Fakin' It; il video del primo singolo estratto da questo disco, "Dead, Jail or Rock'N'Roll", vedeva proprio la partecipazione di Axl Rose in persona a duettare con Monroe[66].

Sebbene non vengano in genere inclusi nello sleaze metal, potrebbero essere accomunati a questa corrente anche dei pilastri nascenti del fenomeno hair metal di questo periodo, ovvero gli Skid Row con l'omonimo album del 1989. All'interno di questo filone musicale, il quintetto del New Jersey fu uno dei gruppi dalle sonorità più dure che trovarono il successo commerciale durante la dilagante moda delle "hair band" della fine degli anni ottanta[67]. Il loro suono infatti poteva essere descritto come un incrocio tra Mötley Crüe, Guns n' Roses, L.A. Guns e Bon Jovi, con l'energia nichilista del punk[68]. Gli influssi stilistici provenienti da alcuni gruppi sleaze e glam e in parte dal punk (incisero diverse cover di punk band in questo periodo) potevano confermare la loro vicinanza a tale movimento.

Lo sleaze toccò anche l'Europa con alcune formazioni inglesi, tra cui i Quireboys e Tattooed Love Boys, o scandinave, come i Nasty Idols, Princess Pang, mentre anche gli Shotgun Messiah, gruppo svedese ma trapiantato a Los Angeles, si convertì alla nuova variante nel 1991 con il secondo album Second Coming.

Conseguenze

Attorno a Los Angeles, tra la fine della decade e i primi anni novanta, l'ondata sleaze metal favorì lo sviluppo di una nuova scena hard & heavy alternativa al glam/hair metal, dai toni più sporchi e più blues. Queste nuove band, in definitiva distanti dal glam e hair metal, affondavano le loro radici negli anni settanta, citando spesso chiari riferimenti al Southern rock dei Lynyrd Skynyrd, e all'Hard & heavy degli AC/DC, lasciandosi influenzare anch'essi dal suono del passato[69]. Tra questi si possono citare i Junkyard[70], fondati da ex componenti di alcune band Hardcore punk (Big Boys, Dag Nasty, Minor Threat); i Little Caesar[71]; i Johnny Crash; il supergruppo Dirty White Boy (fondato dall'ex chitarrista di John Lennon Earl Slick, l'ex batterista degli Autograph Keni Richards, e l'ex cantante dei Giuffria David Glen Eisley); i Rhino Bucket (considerati cloni degli AC/DC dell'era Bon Scott[72]); i The Four Horsemen[69] (con ex membri dei Zodiac Mindwarp, the Cult e D.O.A.); o i Jackyl dalla Georgia. Questi gruppi, a volte accomunati alla scena sleaze per via di alcuni tratti comuni, prendevano in realtà le distanze dal movimento a causa della lontananza dalle sonorità pop metal e dall'estetica glam che invece caratterizzava i rappresenzanti del puro sleaze metal.

Primi anni '90: il declino

Come il resto della scena hair/pop metal, anche lo sleaze metal subì un decadenza nei primi anni novanta a causa dell'irruzione di nuovi fenomeni musicali a soppiantare le tendenze degli anni ottanta. Il grunge e l'alternative rock in genere, sono considerati i principali responsabili di questo cambiamento. Come successe per molte altre hair band, anche svariati gruppi sleaze si trovarono costretti a cambiare stile musicale per tentare di sopravvivere al declino, altri continuarono a rimanere fedeli al loro genere ottenendo scarsi riscontri di vendite e annunciando infine l'inevitabile interruzione dell'attività, mentre altri ancora si sciolsero dopo la pubblicazione di un solo album, spesso a causa dell'abbandono improvviso da parte delle major.

La maggior parte dei gruppi sleaze metal, tra cui L.A. Guns, Faster Pussycat, Dangerous Toys, Vain, Jetboy, Every Mother's Nightmare, Shotgun Messiah ecc, erano già spariti nella prima metà della nuova decade, senza contare le band che morirono prematuramente dopo la pubblicazione di un solo disco, tra questi, Sea Hags, Roxx Gang, Electric Angels, Beau Nasty, Kill for Thrills o Salty Dog.

Di fatto, gli unici che sopravvissero a stento a questa fase furono i Guns n' Roses, che comunque accusarono una forte crisi da cui derivarono diversi cambi di formazione che videro alla fine l'allontanamento di tutti i componenti originali tranne Axl Rose. La loro vera discesa iniziò nel 1993 con la pubblicazione di The Spaghetti Incident?, un album interamente composto da cover, in gran parte di pezzi punk rock, che però non ricevette l'apprezzamento della critica. L'ondata Sleaze metal si estinse definitivamente attorno al 1995.

Anni 2000: il revival

Nei primi anni 2000 cominciò a svilupparsi un revival del movimento hair metal, con una particolare prevalenza della variante sleaze metal. Senza dubbio la zona maggiormente colpita dal fenomeno è stata la Scandinavia, specie la Svezia, in evidente controtendenza rispetto all'ondata originale degli anni ottanta, dove si poteva notare il predomino degli Stati Uniti. Tra i precursori di questa corrente si segnalano gruppi scandinavi come Hardcore Superstar[73], Backyard Babies.[74], e gli statunitensi Buckcherry, i quali debuttarono già alla fine degli anni '90. Durante il nuovo decennio emersero nuovi complessi sul territorio scandinavo, tra cui Gemini Five, Vains of Jenna, Crashdïet, Crazy Lixx, e molti altri.

Caratteristiche e contaminazioni

«I gruppi glam (o street), invece di combattere frontalmente la cultura Yuppie, ne elevano gli eccessi all'ennesima potenza. Edonismo, sesso sfrenato, consumi di droga ai limiti della follia, party che durano settimane, eccessi e cattivo gusto di ogni tipo.[75]»

«Street metal: derivato dal glam, ne duplica il suono (e gli eccessi) in un contesto molto più grezzo e hard, con un'immagine meno androgina ed ambigua.[4]»

Se da una parte bisogna riconoscere come lo sleaze metal si sia presentato come una stretta variante del glam/pop metal degli ultimi anni ottanta, è necessario rintracciare parte delle sue origini alcuni anni addietro: di importanza fondamentale fu infatti il passaggio di alcuni gruppi attivi in tempi antecedenti, largamente accreditati come i massimi ispiratori del fenomeno in questione. Se si fa riferimento ai primi anni settanta, bisogna citare obbligatoriamente due complessi: New York Dolls[1][8] e Aerosmith[6][40].

I New York Dolls, fondati nell'omonima città nel 1971, furono tra i gruppi più trasgressivi dell'epoca. Esponenti del movimento glam rock, e fortemente ispirati ai Rolling Stones, anticiparono la nascita del punk rock tanto da venirne riconosciuti come tra i principali precursori[1]. I loro atteggiamenti effeminati, il suono marcio e rumoroso, e le loro esibizioni oltraggiose, influenzarono generazioni di musicisti tra New York e Londra, i quali fonderanno le prime band punk rock, ma ebbero modo di contaminare parte della scena heavy metal degli anni ottanta, specie quella più orientata sul glam[76].

Sebbene durante i loro pochi anni di attività non fossero riusciti a tramutare queste loro qualità in successo commerciale, lasciarono una grande impronta nella West Coast statunitense. Proprio nella seconda metà degli anni ottanta, la Sunset Strip di Los Angeles brulicava di complessi che tentavano di imitarli[41][77]. Non sarà raro notare come molti critici abbiano in seguito usato l'espressione "sleaze" nei loro confronti[8], nonostante fossero stati solo degli anticipatori di alcuni aspetti peculiari che il genere avrebbe rappresentato alla sua nascita, oltre dieci anni dopo[1][78]. In realtà il termine "sleaze" o "sleazy rock" era stato già usato in più di qualche occasione per indicare il loro glam "sporco" anche prima che si affermasse lo sleaze metal di Los Angeles[79]. Il nome della sleaze band Jetboy era stato evidentemente ispirato all'omonimo titolo della traccia di chiusura del loro album di debutto (1973); mentre gli Shotgun Messiah, hair band svedese, incluse all'interno del loro secondo lavoro, Second Coming del 1991 (album che svoltava appunto verso lo sleaze metal), una reinterpretazione di "Babylon", che apriva il secondo album dei Dolls Too Much Too Soon - 1974); i Guns n' Roses riproposero invece la reinterpretazione di "Human Being" all'interno di The Spaghetti Incident? (1993), brano di chiusura dello stesso Too Much Too Soon. Ma sempre in The Spaghetti Incident? figurava anche il pezzo "You Can't Put Your Arms Around a Memory", tratto da So Alone (1978), album solista di Johnny Thunders, ex chitarrista degli stessi New York Dolls. La stessa cover era stata inoltre reinterpretata qualche anno prima da Michael Monroe (ex frontman degli Hanoi Rocks) nel suo primo album solista Nights Are So Long (1987). Pare quindi più che evidente la loro grande importanza sullo sviluppo dello stile californiano.

Il secondo gruppo, gli Aerosmith, furono altrettanto seminali per la genesi del movimento[6]. È infatti opinione comune che la maggior parte dei gruppi della scena sleaze glam metal dei tardi anni ottanta si fosse plasmata sulla loro immagine, ed in particolare su quella rappresentata nell'epoca risalente ai primi anni settanta[40][52][54]. Anche nel loro caso, è stato frequente da parte di molti l'utilizzo del termine "sleaze" o "sleazy"[80][81][82], come conferma di quanto le loro inclinazioni attitudinali e sonore dei primi anni, sporche e grezze, abbiano contribuito a delineare l'impronta del genere americano. I Guns n' Roses per primi ne riscontrarono evidenti contaminazioni[83], e, per omaggiare la band di Steven Tyler, incisero la reinterpretazione di "Mama Kin" nel loro primo EP Live ?!*@ Like a Suicide (1986), brano originariamente contenuto nell'album omonimo del 1973.

Anche i Rolling Stones sono generalmente annoverati come gruppo alla base dell'influenza dei gruppi sleaze. Principale modello di ispirazione degli stessi Aerosmith e New York Dolls, il loro impatto stilistico venne tramandato di riflesso anche su gran parte del fenomeno americano, in primis Guns n' Roses[84][85] e Faster Pussycat[53]. I Guns n' Roses registrarono una reinterpretazione anche in loro omaggio, si trattava di "Sympathy for the Devil", brano inedito che andò a comporre la colonna sonora del film Intervista col Vampiro del 1994. Proprio loro, specie con Appetite for Destruction, vennero spesso paragonati alla storica band britannica in chiave heavy metal[54][83][85][86].

Alcuni gruppi Sleaze metal

Sleaze metal prima ondata (fine '80/primi '90)

Sleaze metal "revival" (metà '90/oggi)

Note

  1. ^ a b c d Colin Larkin. The Guinness Encyclopedia of Popular Music: Lincoln, Abe-Primettes "the New York Dolls pre-dated the punk and sleaze metal movements" Grove's Dictionaries, 1998. ISBN 1-56159-237-4 p. 3022
  2. ^ a b Billboard magazine 17 agosto 2002 - Recensione "Waking the Dead" degli L.A. Guns
  3. ^ a b c classicrock.about.com - history, description and examples of glam metal "Sleaze is a sub-genre of glam metal, headed up by Guns N'Roses in the early years..."
  4. ^ a b c d e f Luca Signorelli. Heavy metal: i Classici. Giunti Editore, 2000. ISBN 978-88-09-05383-0. pag. 127.
  5. ^ a b c d e f g h M. C. Strong. The great rock discography. "[New York Dolls] A pivotal reference point for not only punk, but the US sleaze/glam metal movement of the mid-80's (FASTER PUSSYCAT, LA GUNS, GUNS N' ROSES, et al)". Giunti, 1998. ISBN 88-09-21522-2. p. 574
  6. ^ a b c d e Numero del periodico Spin risalente al marzo 1991
  7. ^ allmusic.com - Crashdïet
  8. ^ a b c d Fabio Rodighiero, Teo Segale, Fabio Negri, Giuliano D'Amico. Metallus. Il libro dell'Heavy Metal. Giunti, 2001. ISBN 88-09-02230-0. p. 132
  9. ^ Fabio Rodighiero, Teo Segale, Fabio Negri, Giuliano D'Amico. Metallus. Il libro dell'Heavy Metal. Giunti, 2001. ISBN 88-09-02230-0. p. 104
  10. ^ a b Alessandro Bonini, Emanuele Tamagnini, Alessandro Bonini, Emanuele Tamagnini. Enciclopedia discografica: dal rock al soul, dal pop alla new wave, dal punk al metal al jazz. Gremese Editore, 2004. ISBN 978-88-8440-314-8. p. 120
  11. ^ Alessandro Bonini, Emanuele Tamagnini, Alessandro Bonini, Emanuele Tamagnini. Enciclopedia discografica: dal rock al soul, dal pop alla new wave, dal punk al metal al jazz. Gremese Editore, 2004. ISBN 978-88-8440-314-8. p. 95-96
  12. ^ it.dicios.com - Traduzioni del termine "Sleazy"
  13. ^ a b c d e Robert Walser. Running with the Devil: power, gender, and madness in heavy metal music. Wesleyan, 1993, ISBN 0-8195-6260-2. p. 13, 14
  14. ^ Christopher Washburne, Maiken Derno. Bad music: the music we love to hate. ISBN 0-415-94365-5. p. 296
  15. ^ Allmusic.com - Pop metal
  16. ^ a b c d allmusic.com - Heavy metal
  17. ^ Numero del CMJ New Music Report del 5 gennaio 2004
  18. ^ Steve Hall, Ron Manus. TAB Licks: Heavy Metal. Alfred Publishing, 2006. ISBN 978-0-7390-2646-5. p. 36
  19. ^ scaruffi.com - L'heavy metal: il Pop metal
  20. ^ a b storiadellamusica.it - Il metal degli anni ‘80 (capitolo 3): Pop metal
  21. ^ I Mötley Crüe sono la band glam metal della scena americana più citata come ispirazione nelle recensioni dei gruppi Sleaze metal
  22. ^ allmusic.com - Mötley Crüe
  23. ^ R. Bertoncelli, C. Thellung. Ventiquattromila dischi. Guida a tutti i dischi degli artisti e gruppi più importanti. Baldini Castoldi Dalai, 2006. ISBN 88-6018-151-8. p. 816
  24. ^ Tom Pendergast, Sara Pendergast. St. James encyclopedia of popular culture, Volume 3. St. James Press, 2000. ISBN 1-55862-403-1. p. 418 [Mötley Crüe] were the first rock 'n' rollers to erase the line between heavy metal music and commercial success.
  25. ^ allmusic.com - Too Fast for Love
  26. ^ M. C. Strong. The great rock discography. "In 1981, they issued their debut album, TOO FAST FOR LOVE', on their own US label, 'Leathur'. From its 'STICKY FINGERS'-esque, crotch-shot cover to the low- rent sleaze-rock contained within, the album announced ". Giunti, 1998. ISBN 88-09-21522-2. p. 555
  27. ^ SPIN novembre 1989
  28. ^ Essi Berelian. The rough guide to heavy metal "With the aid of producer Tom Werman the next move was Shout At The Devil (1983), an album that took their nascent sleaze metal aesthetic...". Rough Guides, 2005 ISBN 1843534150
  29. ^ allmusic.com - Recensione "Theatre of Pain" dei Mötley Crüe
  30. ^ a b c allmusic.com - Recensione "Slippery When Wet"
  31. ^ Luca Signorelli, Heavy metal: i Classici" Giunti Editore, 2000, ISBN 978-88-09-05383-0. pag. 57.
  32. ^ a b allmusic.com - Recensione "Oriental Beat"
  33. ^ Daniel Bukszpan, Ronnie James Dio. The Encyclopedia of Heavy Metal. Sterling, 2003. ISBN 0-7607-4218-9. p. 85
  34. ^ allmusic.com - Hanoi Rocks bio
  35. ^ scaruffi.com - Hanoi Rocks
  36. ^ allmusic.com - Recensione "Bangkok Shocks, Saigon Shakes, Hanoi Rocks"
  37. ^ allmusic.com - Hanoi Rocks bio
  38. ^ a b musicmight.com - Hanoi Rocks bio Archiviato il 27 settembre 2010 in Internet Archive.
  39. ^ a b c M. C. Strong. The great rock discography. "almost every band in the late 80's glam-metal movement modelled themselves on prime 70's AEROSMITH (ie GUNS N' ROSES, FASTER PUSSYCAT. JUNKYARD, LA GUNS etc.).". Giunti, 1998. ISBN 88-09-21522-2. p. 93
  40. ^ a b c allmusic.com - Recensione "Faste Pussycat: Greatest Hit"
  41. ^ Sono altre due band frequentemente e unanimemente citate come influenza nelle recensioni di molti dei maggiori gruppi Sleaze metal
  42. ^ a b Barry Lazell. Rock Movers and Shakers: An A-Z of People Who Made Rock Happen "They become local cult favorites matching their vision of punk nihilism with traditional heavy metal". "1986 May Guns N' Roses release 10000 copies of 4-track EP Live ?!*@ Like a Suicide". Billboard Publications, Inc., 1989. ISBN 0-8230-7608-3
  43. ^ E. Cilia, F. Guglielmi. Rock. I 500 dischi fondamentali. Giunti Editore, 2002. ISBN 88-09-02750-7. p. 108
  44. ^ a b Fabio Rodighiero, Teo Segale, Fabio Negri, Giuliano D'Amico. Metallus. Il libro dell'Heavy Metal. Giunti, 2001. ISBN 88-09-02230-0. p. 72
  45. ^ a b R. Bertoncelli, C. Thellung. Ventiquattromila dischi. Guida a tutti i dischi degli artisti e gruppi più importanti. Baldini Castoldi Dalai, 2006. ISBN 88-6018-151-8. p. 401
  46. ^ Chuck Klosterman. Fargo rock city: a heavy metal odyssey in rural Nörth Daköta. Simon and Schuster, 2001. ISBN 0-7434-0656-7. p. 176
  47. ^ numero della rivista SPIN risalente al settembre 2002
  48. ^ a b c d e allmusic.com - Recensione "Appetite for Destruction"
  49. ^ Colin Larkin. The Guinness Encyclopedia of Popular Music: Lincoln, Abe-Primettes "Faster Pussycat The mid-80s Los Angeles glam/sleaze scene which produced Guns N'Roses also saw the formation of Faster Pussycat" University of Michigan, 1995. ISBN 1-56159-176-9 p. 1419
  50. ^ famousinterview.ca - Intervista a Greg Steele, chitarrista dei Faster Pussycat
  51. ^ a b allmusic.com - Recensione "Faster Pussycat"
  52. ^ a b Fabio Rodighiero, Teo Segale, Fabio Negri, Giuliano D'Amico. Metallus. Il libro dell'Heavy Metal. Giunti, 2001. ISBN 88-09-02230-0. p. 72
  53. ^ a b c allmusic.com - L.A. Guns bio
  54. ^ allmusic.com - Recensione "L.A. Guns"
  55. ^ Billboard.
  56. ^ Guns N' Roses New Album Looms (pubblicato il 23 ottobre 2008)
  57. ^ dailytelegraph.com.au - On a steel horse Bon Jovi rides to top of the charts "Slippery When Wet...has sold 28 million copies worldwide" (pubblicato il 29 gennaio 2008)
  58. ^ independent.co.uk - Led Zeppelin: A complete guide to the band's studio albums "Led Zeppelin IV...selling a colossal 37 million copies so far" (pubblicato il 7 dicembre 2008)
  59. ^ nytimes.com - Ageless and Defiant, AC/DC Stays on Top Without Going Digital "Back in Black...has sold copies worldwide since 1980" (pubblicato il 10 ottobre 2008)
  60. ^ nzherald.co.nz - One giant Leppard "...Hysteria, which sold more than 20 million copies worldwide." (pubblicato il 30 ottobre 2008)
  61. ^ allmusic.com - Recensione "G N' R Lies"
  62. ^ allmusic.com - Recensione "Cocked & Loaded"
  63. ^ allmusic.com - Faster Pussycat bio
  64. ^ allmusic.com - Recensione "Hellacious Acres" dei Dangerous Toys
  65. ^ youtube.com - Video di "Dead, Jail or Rock'N'Roll" di Michael Monroe
  66. ^ allmusic.com - Recensione "Skid Row"
  67. ^ M. C. Strong. The great rock discography. "[Skid Row] Combining the metallic glam of MOTLEY CRUE / LA GUNS with the nihilistic energy of the SEX PISTOLS, A more aggressive affair, the punk influence was more pronounced with the group even releasing a fiery cover of the 'Pistols' •HOLIDAYS IN THE SUN". Giunti, 1998. ISBN 88-09-21522-2.
  68. ^ a b allmusic.com - The Four Horsemen "Four Horsemen were one of many late-'80s groups that decided to look backward, not forward, for inspiration."
  69. ^ allmusic.com - Recensione "Junkyard"
  70. ^ allmusic.com - Little Caesar
  71. ^ allmusic.com - Rhino Bucket bio
  72. ^ Gianni Della Cioppa, 2010, p. 49.
  73. ^ a b Gianni Della Cioppa, 2010, p. 15
  74. ^ Fabio Rodighiero, Teo Segale, Fabio Negri, Giuliano D'Amico. Metallus. Il libro dell'Heavy Metal. Giunti, 2001. ISBN 88-09-02230-0. p. 13
  75. ^ allmusic.com - New York Dolls
  76. ^ Luca Signorelli. Heavy metal: i Classici. Giunti Editore, 2000. ISBN 978-88-09-05383-0. pag. 89.
  77. ^ R. Bertoncelli, C. Thellung. Ventiquattromila dischi. Guida a tutti i dischi degli artisti e gruppi più importanti. "Minata da droghe e litigi, la band [New York Dolls] si scioglie nel 1975, lasciando in eredità un suono che diventerà un punto di riferimento per tutto lo street rock degli anni a venire". Baldini Castoldi Dalai, 2006. ISBN 88-6018-151-8. p. 851
  78. ^ Edizione del giornale SPIN del dicembre 1986. Articolo "Sweet Excess" scritto da Richard Hell.
  79. ^ Peter Buckley. The rough guide to rock. Rough Guides, 2003. ISBN 1843531054, p.11
  80. ^ allmusic.com - Aerosmith bio
  81. ^ edizione del giornale musicale SPIN del luglio 2001
  82. ^ a b Bob Gulla. Guitar Gods: The 25 Players Who Made Rock History. ABC-CLIO, 2008. ISBN 0313358060, p. 191
  83. ^ allmusic.com - Guns n' Roses bio
  84. ^ a b Toby Creswell. 1001 Songs: The Great Songs of All Time and the Artists, Stories and Secrets Behind Them. Da Capo Press, 2006. ISBN 1560259159, p. 336
  85. ^ Edizione della rivista SPIN del novembre 1990
  86. ^ sleazeroxx.com - Beau Nasty
  87. ^ Sleazeroxx.com - Cats in Boots
  88. ^ allmusic.com - Circus of Power
  89. ^ nolifetilmetal.com - Dirty Looks
  90. ^ Colin Larkin. The encyclopedia of popular music: Dutch Swing College Band - Heptones: Volume 3. "[Electric Angels] Their blend of guttural, sleazy rock (Hanoi Rocks were an obvious reference point)...". Macmillan, 1998. ISBN 0-333-74134-X.
  91. ^ Colin Larkin. The Guinness Encyclopedia of Popular Music: Farian, Frank to Mezza, Don "[Every Mother's Nightmare] This US 'sleaze-rock' heavy metal band,..." Guinness, 1995. ISBN 1-56159-176-9 p. 1373
  92. ^ Colin Larkin. The Guinness Encyclopedia of Popular Music: Farian, Frank to Mezza, Don "[Jetboy] This UK glam/sleaze rock quintet featured ex-Hanoi Rocks bassist Sam Yaffa, with Mickey Finn (vocals)..." Guinness, 1992. ISBN 1-882267-02-8 p. 1282
  93. ^ Colin Larkin. The encyclopedia of popular music: Herbal Mixture - Louvin Brothers: Volume 4 "[Kill For Thrills] Formed in Los Angeles, California, USA, this group delivered a trademark sound best described as 'sleaze rock'." Macmillan, 1998. ISBN 0-333-74134-X p. 2991
  94. ^ sleazeroxx.com - Mr. Nasty
  95. ^ sleazeroxx.com - Nasty Idols
  96. ^ sleazeroxx.com - Princess Pang
  97. ^ Sleazeroxx.com - Roxx Gang
  98. ^ Sleazeroxx.com - Salty Dog
  99. ^ Allmusic.com - Sea Hags
  100. ^ sleazeroxx.com - Shotgun Messiah
  101. ^ hardrockhideout.com - Spread Eagle
  102. ^ sleazeroxx.com - Swingin' Thing
  103. ^ Colin Larkin. The encyclopedia of popular music: Smith, Leo - Wildchild: Volume 7 "Bleeding Hearts And Needle Marks in 1988 proved they could write instant if ultimately disposable sleazy rock..." Macmillan, 1998. ISBN 0-333-74134-X
  104. ^ Articolo sui Turbonegro tratto dal giornale Spin del dicembre 2007
  105. ^ Alessandro Bonini, Emanuele Tamagnini, Alessandro Bonini, Emanuele Tamagnini. Enciclopedia discografica: dal rock al soul, dal pop alla new wave, dal punk al metal al jazz. Gremese Editore, 2004. ISBN 978-88-8440-314-8. p. 301
  106. ^ sleazeroxx.com - Zodiac Mindwarp & the Love Reaction Archiviato il 2 marzo 2012 in WebCite.
  107. ^ rollingstone.com - Recensione "Buckcherry"
  108. ^ sleazeroxx.com - Crank County Daredevils
  109. ^ Jeremy Simmonds. The Encyclopedia of Dead Rock Stars: Heroin, Handguns, and Ham Sandwiches. Chicago Review Press, 2008. ISBN 1-55652-754-3. p. 566
  110. ^ Edizione di Spin del giugno 2001. p. 54
  111. ^ Numero del periodidco CMJ New Music Monthly risalente al marzo 2001
  112. ^ sleazeroxx.com - Jackviper
  113. ^ sleazeroxx.com - Kid Ego
  114. ^ sleazeroxx.com - Loud 'N' Nasty
  115. ^ sleazeroxx.com - Machinegun Kelly

Bibliografia

  • Barry Lazell. Rock Movers and Shakers: An A-Z of People Who Made Rock Happen. Billboard Publications, Inc., 1989. ISBN 0-8230-7608-3.
  • Colin Larkin. The Guinness Encyclopedia of Popular Music: Farian, Frank to Mezza, Don. Guinness, 1995. ISBN 1-56159-176-9.
  • Robert Walser. Running with the Devil: power, gender, and madness in heavy metal music, Wesleyan University Press, 1993. ISBN 978-0-8195-6260-9.
  • Colin Larkin. The encyclopedia of popular music. Macmillan, 1998. ISBN 1-56159-237-4.
  • M. C. Strong. The great rock discography. Giunti Editore, 1998. ISBN 88-09-21522-2.
  • Colin Larkin. The Guinness Encyclopedia of Popular Music: Lincoln, Abe-Primettes. Grove's Dictionaries, 1998. ISBN 1-56159-237-4.
  • Luca Signorelli. Heavy metal: i Classici. Giunti Editore, 2000. ISBN 978-88-09-05383-0.
  • Tom Pendergast, Sara Pendergast. St. James encyclopedia of popular culture, Volume 3. St. James Press, 2000. ISBN 1-55862-403-1.
  • Fabio Rodighiero, Teo Segale, Fabio Negri, Giuliano D'Amico. Metallus. Il libro dell'Heavy Metal. Giunti, 2001. ISBN 88-09-02230-0.
  • Chuck Klosterman. Fargo rock city: a heavy metal odyssey in rural Nörth Daköta. Simon and Schuster, 2001. ISBN 0-7434-0656-7.
  • E. Cilia, F. Guglielmi. Rock. I 500 dischi fondamentali. Giunti Editore, 2002. ISBN 88-09-02750-7
  • Alessandro Bonini, Emanuele Tamagnini, Alessandro Bonini, Emanuele Tamagnini. Enciclopedia discografica: dal rock al soul, dal pop alla new wave, dal punk al metal al jazz. Gremese Editore, 2004. ISBN 978-88-8440-314-8.
  • Peter Buckley. The rough guide to rock. Rough Guides, 2003. ISBN 1843531054.
  • Essi Berelian. The rough guide to heavy metal. Rough Guides, 2005. ISBN 1843534150.
  • Steve Hall, Ron Manus. TAB Licks: Heavy Metal. Alfred Publishing, 2006. ISBN 978-0-7390-2646-5.
  • R. Bertoncelli,C. Thellung. Ventiquattromila dischi. Guida a tutti i dischi degli artisti e gruppi più importanti. Baldini Castoldi Dalai, 2006. ISBN 88-6018-151-8.
  • Toby Creswell. 1001 Songs: The Great Songs of All Time and the Artists, Stories and Secrets Behind Them. Da Capo Press, 2006. ISBN 1560259159.
  • Jeremy Simmonds. The Encyclopedia of Dead Rock Stars: Heroin, Handguns, and Ham Sandwiches. Chicago Review Press, 2008. ISBN 1-55652-754-3.
  • Bob Gulla. Guitar Gods: The 25 Players Who Made Rock History. ABC-CLIO, 2008. ISBN 0313358060.
  • Gianni Della Cioppa. Heavy Metal. I contemporanei. Giunti Editore, 2010. ISBN 978-88-09-74962-7.
  Portale Metal: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di metal