Vito Marletta: differenze tra le versioni
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Vito Marletta nasce a Portici il 17 settembre del 1968, ma cresce a [[Pontecagnano Faiano]], sua città di adozione. Comincia da subito ad esprimere |
Vito Marletta nasce a Portici il 17 settembre del 1968, ma cresce a [[Pontecagnano Faiano]], sua città di adozione. Comincia da subito ad esprimere , componendo e presentando dal vivo i suoi primi brani. Inizia una collaborazione artistica con il musicista, produttore e autore [[Gianfranco Caliendo]] (ex frontman e voce solista de [[Il Giardino dei Semplici]]) a soli vent'anni. |
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Nel 1989 è finalista con la canzone "Niente da fare" al |
Nel 1989 è finalista con la canzone "Niente da fare" al [[Festival di Castrocaro]], in diretta su Rai Uno e condotto da [[Fabrizio Frizzi]]. Nel 1995, arriva in finale anche al [[Premio Rino Gaetano]] (Spazio D'Autore) con la canzone "Sarà vero Sarajevo", cui è trattato . Nel 1996 gareggia all'Antifestival di Bordighera con "Lettera a Dario", un brano che gli la vittoria e la partecipazione di diritto a [[Sanremo Giovani]]. Sarà proprio lì che Marletta si guadagnerà il secondo posto con la canzone "I poeti non cambiano". |
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L'anno dopo partecipa quindi al [[Festival di Sanremo 1997]] con "Innamorarsi è", canzone che darà il titolo al suo primo album, interamente scritto con Caliendo, prodotto da Piero Colasanti e pubblicato dalla Virgin Records (sottoetichetta: Gipsy).<ref>{{Cita web|url=https://www.discogs.com/release/9869736-Vito-Marletta-Innamorarsi-È-|titolo=Discogs}}</ref> |
L'anno dopo partecipa quindi al [[Festival di Sanremo 1997]] con "Innamorarsi è", canzone che darà il titolo al suo primo album, interamente scritto con Caliendo, prodotto da Piero Colasanti e pubblicato dalla Virgin Records (sottoetichetta: Gipsy).<ref>{{Cita web|url=https://www.discogs.com/release/9869736-Vito-Marletta-Innamorarsi-È-|titolo=Discogs}}</ref> Sempre in quel periodo, sull'onda del successo critico e commerciale del suo debutto, Vito vince il premio Chez Mimì-Mia Martini. Il brano sanremese è inserito anche nella raccolta [[Super Sanremo '97]], che sale alla seconda posizione della chart ed entra nella Top 30 dei dischi più venduti del 1997.<ref>{{Cita web|url=https://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1997.htm|titolo= Hit Parade - Sito Ufficiale}}</ref> |
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Nel 1999, Marletta partecipa all'incisione del singolo di beneficenza "Un'onda nel mare", allegato a [[Il Mattino]] di Napoli, a fianco di artisti del calibro di: [[Peppino di Capri]]; Il Giardino dei Semplici; [[Enzo Gragnaniello]]; [[Tullio De Piscopo]]; [[Gigi D'Alessio]] e molti altri. |
Nel 1999, Marletta partecipa all'incisione del singolo di beneficenza "Un'onda nel mare", allegato a [[Il Mattino]] di Napoli, a fianco di artisti del calibro di: [[Peppino di Capri]]; Il Giardino dei Semplici; [[Enzo Gragnaniello]]; [[Tullio De Piscopo]]; [[Gigi D'Alessio]] e molti altri. |
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Dopo anni di concerti in giro per l'Italia, nel 2000 lancia il singolo "I colori di Paola", pubblicato dalla EMI Italiana. Nel 2002, con il gruppo Bandora, realizza un DVD dedicato allo spettacolo che insieme portano in tour: ''Verso sud – Napoli in musica e parole''. |
Dopo anni di concerti in giro per l'Italia, nel 2000 lancia il singolo "I colori di Paola", pubblicato dalla EMI Italiana. Nel 2002, con il gruppo Bandora, realizza un DVD dedicato allo spettacolo che insieme portano in tour: ''Verso sud – Napoli in musica e parole''. |
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L'album del suo definitivo ritorno, ''Il Mago'', viene finalmente pubblicato il 10 novembre del 2012. Il disco rivela la maturazione definitiva dell'artista |
L'album del suo definitivo ritorno, ''Il Mago'', viene finalmente pubblicato il 10 novembre del 2012. Il disco rivela la maturazione definitiva dell'artista. I brani che riscuotono maggiore risonanza sono "Anni" e "L'uomo invisibile". |
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Marletta scompare tragicamente nel 2016.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmattino.it/spettacoli/musica/tragedia_milano_trovato_morto_cantante_vito_marletta-1938659.html|titolo=Tragedia a Milano: trovato morto il cantante Vito Marletta|accesso=27 luglio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://music.fanpage.it/morto-vito-marletta-si-ipotizza-suicidio-dopo-sanremo-voleva-affermarsi-come-cantante/ |
Marletta scompare tragicamente nel 2016.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmattino.it/spettacoli/musica/tragedia_milano_trovato_morto_cantante_vito_marletta-1938659.html|titolo=Tragedia a Milano: trovato morto il cantante Vito Marletta|accesso=27 luglio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://music.fanpage.it/morto-vito-marletta-si-ipotizza-suicidio-dopo-sanremo-voleva-affermarsi-come-cantante/ |
Versione delle 20:24, 27 lug 2024
Vito Marletta | |
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Nazionalità | Italia |
Genere | Pop Musica d'autore |
Periodo di attività musicale | 1989 – 2016 |
Strumento | Voce, batteria |
Etichetta | Virgin Records/EMI Italiana/Officine della Musica |
Gruppi | Bandora |
Album pubblicati | 2 |
Vito Marletta (Portici, 17 settembre 1968 – Milano, 31 agosto 2016) è stato un cantautore e musicista italiano.
Biografia
Vito Marletta nasce a Portici il 17 settembre del 1968, ma cresce a Pontecagnano Faiano, sua città di adozione. Comincia da subito ad esprimere attitudine musicale, componendo e presentando dal vivo i suoi primi brani. Inizia una collaborazione artistica con il musicista, produttore e autore Gianfranco Caliendo (ex frontman e voce solista de Il Giardino dei Semplici) a soli vent'anni. Nel 1989 è finalista con la canzone "Niente da fare" al Festival di Castrocaro, in diretta su Rai Uno e condotto da Fabrizio Frizzi. Nel 1995, arriva in finale anche al Premio Rino Gaetano (Spazio D'Autore) con la canzone "Sarà vero Sarajevo", in cui è trattato il tema della guerra. Nel 1996 gareggia all'Antifestival di Bordighera con "Lettera a Dario", un brano che gli fa conquistare la vittoria e la partecipazione di diritto a Sanremo Giovani. Sarà proprio lì che Marletta si guadagnerà il secondo posto con la canzone "I poeti non cambiano". L'anno dopo partecipa quindi al Festival di Sanremo 1997 con "Innamorarsi è", canzone che darà il titolo al suo primo album, interamente scritto con Caliendo, prodotto da Piero Colasanti e pubblicato dalla Virgin Records (sottoetichetta: Gipsy).[1] Sempre in quel periodo, sull'onda del successo critico e commerciale del suo debutto, Vito vince il premio Chez Mimì-Mia Martini. Il brano sanremese è inserito anche nella raccolta Super Sanremo '97, che sale alla seconda posizione della chart ed entra nella Top 30 dei dischi più venduti del 1997.[2] Nel 1999, Marletta partecipa all'incisione del singolo di beneficenza "Un'onda nel mare", allegato a Il Mattino di Napoli, a fianco di artisti del calibro di: Peppino di Capri; Il Giardino dei Semplici; Enzo Gragnaniello; Tullio De Piscopo; Gigi D'Alessio e molti altri. Dopo anni di concerti in giro per l'Italia, nel 2000 lancia il singolo "I colori di Paola", pubblicato dalla EMI Italiana. Nel 2002, con il gruppo Bandora, realizza un DVD dedicato allo spettacolo che insieme portano in tour: Verso sud – Napoli in musica e parole. L'album del suo definitivo ritorno, Il Mago, viene finalmente pubblicato il 10 novembre del 2012. Il disco rivela la maturazione definitiva dell'artista. I brani che riscuotono maggiore risonanza sono "Anni" e "L'uomo invisibile", specialmente su YouTube.
Marletta scompare tragicamente nel 2016.[3][4]
Discografia
Album
- 1997 - Innamorarsi è (Gipsy/Virgin Records)
- 2012 - Il Mago (Officine della Musica/N.M.Project)
Singoli
- 1996 - I poeti non cambiano
- 1997 - Innamorarsi è...
- 2000 - I colori di Paola/On The Road (EMI Italiana).[5]
Bibliografia
- Gianfranco Caliendo, Memorie di un Capellone - Luci ed ombre di un successo anni 70, Iacobellieditore, 2021; autobiografia di Caliendo.[6]
Note
- ^ Discogs, su discogs.com.
- ^ Hit Parade - Sito Ufficiale, su hitparadeitalia.it.
- ^ Tragedia a Milano: trovato morto il cantante Vito Marletta, su ilmattino.it. URL consultato il 27 luglio 2024.
- ^ Morto Vito Marletta, si ipotizza suicidio. Dopo Sanremo, voleva affermarsi come cantante, su music.fanpage.it. URL consultato il 27 luglio 2024.
- ^ Discog, su discogs.com. URL consultato il 27 luglio 2024.
- ^ Memorie di un Capellone - pagina informativa ufficiale con recensioni critiche professionali, su IacobelliEditore, 2021. URL consultato il 27 luglio 2024.