Tommaso I di Saluzzo

marchese di Saluzzo

Tommaso I del Vasto (Saluzzo, 1239Saluzzo, 1296) fu marchese di Saluzzo.

Tommaso I di Saluzzo
Tommaso I di Saluzzo come re Artù
Marchese di Saluzzo
Stemma
Stemma
In carica1244 –
1296
PredecessoreManfredo III di Saluzzo
SuccessoreManfredo IV di Saluzzo
NascitaSaluzzo, 1239
MorteSaluzzo, 1296
DinastiaDel Vasto
PadreManfredo III di Saluzzo
MadreBeatrice di Savoia
ConiugeLuisa di Ceva
FigliManfredo IV
Alice
Eleonora
Violante
Filippo
Giovanni
Bonifacio
Giorgio
Beatrice
Luigia
Anna
Costanza
Margherita
Aliana
Catalina
Marchesato di Saluzzo
Del Vasto

Manfredo I
Figli
Manfredo II
Manfredo III
Figli
Tommaso I
Figli
Manfredo IV
Figli
Manfredo V
Federico I
Figli
Tommaso II
Figli
Federico II
Figli
  • Tommaso III
  • Amedeo
  • Ugo
  • Bernardo
  • Roberto
  • Giacomo
  • Polia
  • Violante
  • Constanza
  • Giovanna, naturale
  • Franceschina, naturale
  • Margherita, naturale
Tommaso III
Figli
Ludovico I
Figli
  • Ludovico II
  • Federico
  • Margherita
  • Gian Giacomo
  • Antonio
  • Carlo Domenico
  • Bianca
  • Amedea
  • Luigia
  • Tommaso, naturale
  • Pietro, naturale
Ludovico II
Michele Antonio
Figli
  • Anna, naturale
Giovanni Ludovico
Figli
  • Augusto, naturale
  • Francesco, naturale
  • Michele, naturale
Francesco
Figli
  • Michele, naturale
  • Antonio, naturale
  • Aleramo, naturale
Gabriele
Figli
  • Ettore, naturale

Biografia

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Armando Tallone, Tomaso I Marchese di Saluzzo, 1916

Nella sua giovinezza venne allevato alla corte di Chivasso dal marchese Bonifacio II del Monferrato, come da volontà del padre Manfredo III, che aveva lasciato il piccolo Tommaso orfano a cinque anni. Il 30 ottobre 1244 giurò fedeltà al marchese Bonifacio II del Monferrato nella casa di Bongiovanni Granetto a Carmagnola.

Da quando prese il potere, il suo governo segnò un momento di svolta nella storia del marchesato piemontese. Sotto di lui, infatti, memore delle esperienze governative apprese alla corte di Chivasso, Saluzzo si impegnò attivamente nei giochi politici piemontesi e non solo, riuscendo a stabilire definitivamente i confini dello stato, limiti che avrebbe mantenuti quasi inalterati per due secoli, estendendo la propria egemonia sino a Carmagnola.

La sua politica si incentrò a fianco degli imperiali, come da tradizione di famiglia, alleandosi anche con i Savoia per combattere Torino e Asti, ma ebbe come principale avversario Carlo d'Angiò, che meditava un'espansione in Piemonte favorito dalla politica papale.

Accerchiato infatti dagli Angiò, Tommaso I decise di entrare nella lega antiangioina piemontese capeggiata dal cugino Guglielmo VII; le armate di Carlo si rivolsero contro i saluzzesi decisamente più numerose, vincendoli nel 1267 (anno in cui Tommaso fece atto di sottomissione ai nemici) durante la guerra per il possesso della Valle Stura di Demonte.

Sconfitto ma non distrutto, Tommaso rientrò nel 1277 nella Lega antiangioina che ebbe come risultato finale la decisiva battaglia di Roccavione, nella quale Carlo venne sconfitto dalle forze congiunte dei piemontesi.

Insieme al vittorioso cugino Guglielmo VII, Tommaso cercò di allearsi con Pietro III d'Aragona per attaccare in forze i domini sabaudi con lo scopo di annettere i territori dei Savoia; l'alleanza non arrivò mai in porto, ma ciò dimostra l'autorità che il marchese saluzzese dimostrava in Europa.

Ritiratosi dalle campagne belliche per difendere ed amministrare al meglio i suoi possedimenti a Saluzzo, Tommaso conquistò Cuneo nel 1291 e incentrò nelle sue mani, escludendo gli altri membri della sua famiglia, tutto il potere marchionale; sempre sotto il suo marchesato Saluzzo si trasformò in libero comune, con un podestà che governava in nome dei marchesi. Tommaso ebbe a cuore la difesa delle sue roccaforti, eresse molte fortificazioni e incominciò ad edificare il castello cittadino come lo si può ancora vedere.

Alla sua morte fu suo figlio Manfredo a prendere le redini dello stato, come da testamento del padre.

Discendenza

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Tommaso ebbe quindici figli con Luisa di Ceva, morta il 22 agosto 1291, figlia del marchese di Ceva Guglielmo II[1]:

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Manfredo II di Saluzzo Manfredo I di Saluzzo  
 
Eleonora de Lacon-Serra  
Bonifacio di Saluzzo  
Alasia del Monferrato Guglielmo V del Monferrato  
 
Giuditta di Babenberg  
Manfredo III di Saluzzo  
 
 
 
Maria di Torres  
 
 
 
Tommaso I di Saluzzo  
Tommaso I di Savoia Umberto III di Savoia  
 
Beatrice di Mâcon  
Amedeo IV di Savoia  
Margherita di Ginevra Guglielmo I di Ginevra  
 
Beatrice di Faucigny  
Beatrice di Savoia  
Ugo III di Borgogna Oddone II di Borgogna  
 
Maria di Blois  
Margherita di Borgogna  
Beatrice d'Albon Ghigo V d'Albon  
 
Beatrice del Monferrato  
 

Bibliografia

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  • Delfino Muletti, "Memorie storico-diplomatiche appartenenti alla città ed ai marchesi di Saluzzo", Lobetti-Bodoni, 1830
  • Raffaello Menochio, Le Memorie storiche della città di Carmagnola, Torino, 1890
  • Biblioteca della Società Storica Subalpina, Volume 14, Società storica subalpina, 1903
  • Armando Tallone, Tommaso I, marchese di Saluzzo (1244-1296): monografia storica con appendice di documenti inediti, tip. di Bellafore e Bosco, 1916.
  • Giuseppe Aldo Di Ricaldone, "Annali del Monferrato (951-1708)", La Cartostampa, 1972
  • Piccolo archivio storico dell'antico marchesato di Saluzzo sotto il patronato del conte Ludovico di Saluzzo-Crissolo dei marchesi di Saluzzo / diretto da Domenico Chiattone ; colla collaborazione di Costanzo Rinaudo, Ferdinando Gabotto, Giuseppe Roberti. - Rist. anast. - Saluzzo : Editoriale Rosso, 1987.
  • Aldo Alessandro Mola, "Saluzzo: un'antica capitale", Newton & Compton, 2001

Altri progetti

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