Pace (liturgia)

oggetto dell'antica liturgia cristiana

La pace (in latino osculum pacis o tabella pacis) è un oggetto dell'antica liturgia cristiana.

Antonio di Salvi, pace con l'Assunta e la Pietà (1515)
Il retro della precedente

Storia e descrizione

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Si tratta di una tavoletta decorata sulla parte frontale da una scena sacra (spesso sbalzata su metallo o dipinta su vetro), che veniva baciata dal sacerdote durante la celebrazione della messa, e poi offerta al bacio degli altri officianti e infine dei fedeli.

Essa, in uso dal XIII secolo, sostituì l'usanza dell'antico bacio della pace, che aveva luogo prima della comunione, e che oggi è il rito della pace con il quale "i fedeli esprimono la comunione ecclesiale e l'amore vicendevole, prima di comunicare al Sacramento".[1]

Una delle più antiche testimonianza di una "pace" si ha negli statuti dell'arcivescovo di York, Walter de Gray (1250), come osculatorium.

La forma era solitamente rettangolare, con un sostegno sul retro per tenerla appoggiata in posizione sollevata sull'altare (lo stesso che si usa oggi per le cornici portafoto), a mo' di altarolo, ma esistono anche esemplari di forma rotonda. Come materiali venivano usati l'oro, l'argento, il bronzo, l'avorio o il vetro, come tecniche lo sbalzo, il bassorilievo, il niello, l'incisione o lo smalto, spesso usate in combinazione nello stesso esemplare.

Altre immagini

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  1. ^ Ordinamento Generale del Messale Romano, su vatican.va. URL consultato il 5 aprile 2022.

Bibliografia

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  • AA.VV., Dizionario di Antiquariato, A. Vallardi-Garzanti, Milano 1992.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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