Thalassarche carteri
L'albatro beccogiallo dell'Indiano (Thalassarche carteri Rothschild, 1903) è un piccolo uccello appartenente alla famiglia dei Diomedeidi.
Albatro beccogiallo dell'Indiano | |
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Stato di conservazione | |
In pericolo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Superordine | Neognathae |
Ordine | Procellariiformes |
Famiglia | Diomedeidae |
Genere | Thalassarche |
Specie | T. carteri |
Nomenclatura binomiale | |
Thalassarche carteri (Rothschild, 1903) | |
Sinonimi | |
Thalassarche chlororhynchos carteri |
Descrizione
modificaCon un peso di 2,55 kg, una lunghezza di 76 cm ed un'apertura alare di 2 m[2], è la più piccola specie di Thalassarche; è piuttosto difficile distinguerlo dai suoi stretti parenti, l'albatro testagrigia e l'albatro beccogiallo dell'Atlantico. Quest'ultima specie è stata considerata a lungo sua conspecifica, tanto che ancora oggi alcuni autori ritengono il taxon carteri una sua sottospecie. L'albatro beccogiallo dell'Indiano si distingue da quello dell'Atlantico solamente per la colorazione della testa, di un grigio più chiaro rispetto agli uccelli atlantici.
Comportamento
modificaCome tutti gli albatri, l'albatro beccogiallo dell'Indiano si riproduce in vaste colonie. Nidifica solamente nell'Oceano Indiano, sulle Isole Principe Edoardo, Crozet, Kerguelen, Amsterdam e Saint Paul. Gli adulti iniziano a riprodursi all'età di otto anni. In un nido di fango viene deposto un unico uovo. La stagione degli amori inizia in agosto, ma la deposizione avviene in settembre-ottobre. La cova dura circa 70 giorni. Dopo la schiusa, il pulcino deve attendere 115 giorni prima di imparare a volare.
Conservazione
modificaQuando si trova in mare, il suo areale va dal Sudafrica all'Oceano Pacifico, fin oltre la Nuova Zelanda. La sua dieta è composta per la maggior parte da calamari e pesci. È incluso tra le specie a rischio a causa del declino della sua popolazione nel corso degli ultimi settant'anni, provocato dalla pesca coi palamiti e dallo scoppio di alcune malattie introdotte.
Il nome binomiale commemora l'ornitologo inglese Thomas Carter.
Note
modifica- ^ (EN) BirdLife International 2012, Thalassarche carteri, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 20 aprile 2016.
- ^ ARKive - Indian yellow-nosed albatross videos, photos and facts - Thalassarche carteri, su arkive.org. URL consultato l'11 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2012).
Bibliografia
modifica- Brooke, M. (2004). Albatrosses And Petrels Across The World Oxford University Press, Oxford, UK ISBN 0-19-850125-0
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Thalassarche carteri
- Wikispecies contiene informazioni su Thalassarche carteri
Collegamenti esterni
modifica- Thalassarche carteri, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
- BirdLife Species Factsheet., su birdlife.org.
- ARKive - images and movies of the Indian yellow-nosed albatross (Thalassarche carteri)